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GUIDA AL BEACH TENNIS-

GUIDE TO BEACH TENNIS

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Testi tratti dal libro “Il Beach Tennis”

Se siete interessati al beach tennis, questo è il libro che fa per voi. Non importa se siete neofiti di questo gioco, oppure giocatori già esperti: in queste pagine troverete tutto quanto è necessario per imparare correttamente il beach tennis o per migliorare il vostro gioco e i vostri metodi di preparazione.
Nelle seguenti pagine, infatti, saranno descritte in modo semplice e chiaro tutte le regole di questo sport; e ne saranno illustrati con efficacia tutti i colpi tipici, nonché la loro corretta esecuzione, e persino i metodi per correggere gli eventuali difetti... Saranno spiegate, inoltre, le tattiche e le strategie di base, sia per gli incontri in singolare che per gli incontri di doppio.
Ma non è tutto: questo libro vi fornirà anche preziosi suggerimenti per il vostro metodo di allenamento, per l'equipaggiamento da adottare, per la prevenzione degli infortuni e per il pronto soccorso in caso di incidenti sul campo (da come evitare un'insolazione fino al cosa fare in caso di distorsione della caviglia)...
In queste pagine, insomma, scoprirete tutto l'incanto e tutto il piacere di questo giovanissimo sport, tanto nella versione “beach” che nella versione “gym”... Già, perché rinunciare al “ beach tennis” durante i mesi invernali? Perché non giocarlo in palestra?
Il beach tennis, per fortuna, ha ormai superato i pregiudizi che lo etichettavano come una attività “vacanziera”, da confinarsi nei mesi estivi... Oggi il beach tennis è molto più di un semplice divertimento per le ferie: è uno sport serio, destinato ad atleti veri, uno sport tanto spettacolare quanto ricco di contenuti tecnici, tanto divertente a praticarsi quanto “duro” a livello agonistico...
Il beach tennis, insomma, si è emancipato dal complesso di inferiorità che nutriva nei confronti del suo potente genitore: il tennis di Sampras, Agassi, e Becker...
Oggi il beach tennis (assieme al gym tennis, la sua versione in palestra, e al King Pong, la versione con due racchette) è uno sport autonomo, amato da tutti: ragazzi e ragazze, giovani e meno giovani, maestri e dilettanti...
Questo libro, naturalmente, non potrà mai essere efficace come un buon maestro in carne ed ossa... Ma in ogni caso vi sarà utilissimo: risponderà a tante vostre domande, scioglierà molti dei vostri dubbi... Consultatelo come un amico fedele: non vi tradirà.
Storia ed evoluzione del beach-tennis
Il dott. Giandomenico Bellettini, presidente della F.I.B.T. (Federazione Italiana Beach Tennis), nonché membro del Consiglio Direttivo della I.F.B.T. (International Federation Beach Tennis), è stato uno dei primi a credere nella possibilità di trasformare una moda estiva (nata come un gioco) in un vero e proprio sport, con un regolamento, manifestazioni ufficiali, gare nazionali e internazionali, corsi per istruttori, arbitri e giudici. E così, sotto il suo impulso (Bellettini è un esperto di “Diritto Sportivo”), in ogni regione e in ogni provincia si è creato un responsabile: in poche parole è nata una federazione che copre l'aspetto assicurativo e che mette a disposizione dei suoi associati una organizzazione! Nel contempo è nata una Federazione Mondiale (l'unica del settore) dove il dott. Bellettini è uno dei Soci Fondatori.
Non si sa esattamente come è nato il beach tennis; sappiamo che alla fine degli anni '70, in alcuni stabilimenti balneari della Romagna (nella provincia di Ravenna), si cominciava a giocare a “racchettone”, una evoluzione del tamburello da spiaggia, nel momento in cui nascevano i primi campi di beach volley. Inizialmente si giocava con la rete alta da pallavolo, poi, dopo qualche anno, si è passati alla rete alta 1,70, per aumentare la spettacolarità. Dal racchettone al beach tennis il passo era davvero breve. Il dott. Bellettini ha inoltre avuto un ruolo determinante nella creazione e sviluppo del “Gym Tennis”, il tennis da palestra.
Ci sono voluti ben 3 anni di esperimenti e tentativi per elaborare un regolamento snello ed efficace, ma soprattutto per creare uno spettacolo sportivo nuovo, rendendo questa variante del beach tennis molto spettacolare per il pubblico. Questo nuovo sport ha il vantaggio che si può giocare 12 mesi all'anno, e che non può essere disturbato dalle condizioni meteorologiche. Ma soprattutto è uno sport altamente televisivo, più veloce del tennis e più dinamico della pallavolo: praticamente prende i lati migliori del tennis e della pallavolo. Nel giro di pochi anni sarà molto più conosciuto e praticato, fino a diventare uno sport diffuso in tutto il mondo. L'obiettivo primario della Federazione Internazionale è quello di far diventare il ”beach tennis” sport Olimpico! Date il vostro contributo, partecipando alla vita federale e diffondendo il nostro magnifico Sport!
Quando, dove, come cominciare
Non è mai troppo presto. Non è mai troppo tardi...
Se ancora non avete giocato a beach tennis, cominciate subito! Oggi stesso!
E non preoccupatevi dell'età: non si è mai troppo vecchi per giocare a questo sport... Accertatevi soltanto di essere in condizione fisica idonea, consultando un medico. Se il medico darà parere favorevole, il beach tennis vi terrà in forma: è un'attività fisica sana, che coinvolgerà tanto i muscoli quanto il cervello.
Non si è mai nemmeno troppo giovani, per cominciare a praticare questo sport... Anche a 6 anni si può prendere la racchetta in mano. Purché si sia già sufficientemente forti per impugnarla come si deve, mantenendo il polso fermo e dritto.
Dove cominciare? L'ideale è cominciare su una spiaggia.
In quel caso l'equipaggiamento necessario è davvero minimo: la racchetta e la pallina, che spesso si trovano a noleggio presso i bagni dotati di impianti di beach tennis.
Nei mesi freddi, praticare questo sport è un po' meno comodo. Ma qualsiasi palestra dotata di un campo di pallavolo si presta a fungere da terreno di gioco.
Se vi capita di trovare un circolo di beach tennis, iscrivetevi subito.
La domanda, in questo periodo, supera l'offerta; e dunque non lasciatevi sfuggire l'occasione di avere accesso costante ad un campo di gioco.
Come cominciare? Il modo migliore è quello di iniziare senza sviluppare difetti tecnici gravi: dopo, infatti, sarebbe più difficile correggerli. Valutate dunque l'ipotesi di scegliervi un buon maestro, che vi insegni i fondamentali tecnici e gli elementi tattici basilari.
In mancanza di un maestro, leggete con attenzione questo libro: vi permetterà di essere un autodidatta sufficientemente agguerrito.
Imparare “in solitudine”, tuttavia, è più facile quando avete già assimilato le tecniche di base.
Il consiglio che ribadiamo, pertanto, è quello di rivolgervi a un buon maestro.
In seguito, potete sviluppare le vostre conoscenze e migliorare agonisticamente anche da soli, sia con la pratica che con l'aiuto di questo manuale.
I tre perché del beach tennis
Molte sono le ragioni che possono indurvi a prendere in mano una racchetta e a rincorrere una piccola palla gialla per ore.
Probabilmente non ci avete pensato in modo particolare, poiché forse non vi importa molto il perché lo facciate ma vi importa il farlo.
Tuttavia le ragioni per praticarlo ci sono...
Chi non fa beach tennis per professione, infatti, dovrebbe farlo per le tre seguenti ragioni:
• perché è divertente;
• perché è un gioco;
perché è uno sport.
Per coloro che giocano seguendo questa filosofia, il beach tennis diventa una piacevole occupazione, un aiuto per il buono stato fisico e uno sport per la vita (il che è vero soprattutto per i giocatori dotati di un forte spirito agonistico).
Prima di iniziare ad apprendere le regole e il modo in cui si gioca il beach tennis, dovete prendere confidenza con l'equipaggiamento essenziale ed il campo.
La palla
La palla da beach tennis è fatta di gomma e rivestita con lana o altre sostanze artificiali analoghe; non deve avere cuciture.
È la stessa del tennis, ma dev'essere omologata: ogni organizzatore di gare deve procurare le palle.
Nelle gare ufficiali è l'arbitro che decide le palle da usare.
Il vestiario
Come nella maggior parte degli sport, anche nel beach tennis è importante che il corpo non sia “imprigionato” in un abbigliamento poco confortevole.
Se siete in spiaggia, nessun problema: basterà lo slip... e magari un po' di crema che vi protegga dai raggi del sole! Il discorso cambia se giocate in palestra a gym tennis (la versione indoor del beach). In questo caso sarà meglio procurarsi dei capi di vestiario specifici. A cominciare dalle scarpe, che devono ad un tempo garantirvi la mobilità, proteggere il piede, consentire una regolare traspirazione... e così via.
Rivolgetevi ad un buon negozio di calzature e articoli sportivi: lì potrete trovare un ampio assortimento di scarpe da beach tennis (che vengono chiamate 'trainers').
I prezzi variano molto. Fatevi consigliare dal negoziante, anche a seconda delle vostre possibilità economiche. In ogni caso, fate attenzione a quanto segue ( se giocate a Gym Tennis):
1) le scarpe devono essere comode;
2) le scarpe devono essere ben ventilate;
3) le scarpe devono consentirvi la massima velocità e libertà di movimento; devono cioè avere la suola flessibile, e ad un tempo fare presa sul terreno;
4) ricordatevi che, a seconda del fondo della palestra (es: legno, linoleum), varia la tipologia delle scarpe da adottare; ad ogni tipo di fondo corrisponde cioè un ideale tipo di scarpa.
ATTREZZATURA.
Pantaloncini e gonnelline
Anche per pantaloncini e gonnelline, valgono gli stessi principi: comodità, ventilazione, libertà di movimento.
Non usate capi troppo stretti o troppo larghi. E fate attenzione ai materiali: devono essere freschi, e non irritarvi la palle...
Gli accessori
Polsini, fasce per capelli, “frontini”, visiere...
Certi accessori sono utilissimi non solo in palestra, ma anche (e soprattutto) all'aperto. Se ad esempio vi dà fastidio il sole, una visiera vi sarà utilissima per praticare il beach tennis. Un suggerimento: scegliete una visiera a misura regolabile. In questo modo, ad esempio, potrete tagliarvi a zero i folti capelli... e mantenere la stessa visiera, stringendola leggermente...
Alcuni accessori possono diventare indispensabili se avete determinate caratteristiche. Per chi suda con facilità, specie se ha i capelli molto lunghi, un “frontino” diventerà un amico prezioso.
Meglio se il “frontino” sarà accompagnato da un paio di polsini: questi assorbiranno il sudore delle braccia, impedendogli di scivolare sul manico della racchetta rendendo più precaria l'impugnatura.
Calzettini
I calzettini per il gym tennis devono essere soffici, con ottima capacità assorbente. Ma nel contempo devono essere lisci, cioè idonei a evitare attriti e frizioni, che potrebbero procurarvi fastidiose bolle e irritazioni ai piedi, compromettendo non solo la vostra capacità di movimento durante la partita, ma anche la vostra salute.
La racchetta
L'elemento più importante dell'equipaggiamento è senza dubbio la racchetta.
La scelta dei telai è praticamente infinita. La racchetta deve essere adatta alla vostra struttura fisica e alla misura della vostra mano. Quindi non deve essere troppo pesante, altrimenti caricherà troppo il polso e i muscoli del braccio. Il manico non deve essere troppo grosso, altrimenti le dita non saranno in grado di afferrarlo saldamente. Il manico non deve essere nemmeno troppo sottile, altrimenti potrebbe facilmente girare nella mano.
Provatene diverse misure. Quando impugnate la racchetta, le dita devono avvolgersi intorno al manico con naturalezza.
Tra la punta del pollice e le dita della mano devono rimanere circa 2-3 centimetri. I bambini normalmente giocano con manici di misura 1-3; le donne 3-5; gli uomini 5-8. Per i principianti è consigliabile un telaio di legno, poiché con questo tipo si controlla meglio la palla.
Gli altri tipi di telaio dovrebbero essere usati solo da giocatori esperti.
Le misure sono:
massimo 55 centimetri di lunghezza e 30 centimetri di larghezza.
Il campo
Il beach tennis può essere giocato su qualsiasi tipo di fondo: sabbia, erba, asfalto, terra, legno, materiale sintetico, acqua, ecc.
Le misure per le tre specialità (beach tennis; gym tennis, king pong) sono uguali: lunghezza 16 metri, larghezza 8 metri; sono le stesse misure del campo di beach volley.

In tutte le palestre del mondo troverete, disegnate per terra, le linee bianche che delimitano il campo di pallavolo... e dunque anche il campo di gym tennis.

Guida al gioco

Come negli altri sport con racchetta, l'obiettivo del beach tennis è quello di vincere gli scambi per accumulare punti. Tuttavia, a differenza di altri sport simili, non è necessario essere al servizio per vincere dei punti.
Lo scopo del gioco è semplice: colpire la palla e rimandarla nella metà campo dell'avversario in modo tale che questi non riesca a respingerla.
Un incontro è costituito da un numero prestabilito di set. Il lancio della monetina, o uno scambio di tre colpi, decide quale giocatore può servire per primo. Entrambi i giocatori possono riscaldarsi prima dell'inizio dell'incontro oppure dopo una interruzione. Chi vince il sorteggio può scegliere di essere il primo a servire oppure a ricevere, e l'altro giocatore ha la scelta del lato della metà campo. In alternativa, il giocatore che vince il sorteggio può avere la scelta del lato, lasciando all'altro quella di servire oppure ricevere.
I giocatori stanno ai lati opposti della rete.
IL SERVIZIO
Stabilito il giocatore che deve essere alla battuta, con il primo servizio comincia il game.
Al momento del servizio, il battitore deve avere entrambi i piedi dietro la linea di fondo.
Per fare un servizio valido, la palla deve essere lanciata in aria con la mano che NON tiene la racchetta e, prima che tocchi terra, colpita con la racchetta.
Il servizio è valido se la palla atterra nel campo opposto, o viene ribattuta dall'avversario prima che atterri.
Se il servizio non è valido, si ha un fallo, ed il punto è vinto dall'altro giocatore. Se, dopo il servizio, la palla è ribattuta, lo scambio di colpi continua finché la palla non tocca terra dentro il campo di gioco, oppure finisce nella rete o fuori dal campo. Descriviamo qui il servizio piatto, quello cioè in cui la palla non subisce intenzionalmente alcun effetto.
Il servizio è sicuramente il colpo più importante del beach tennis.
Se è buono può essere determinante, se è debole vi costringerà a subire l'iniziativa dell'avversario.
Poiché è l'unico colpo a non essere influenzato dall'avversario, la responsabilità del successo sarà soltanto di chi lo effettua. Non è difficile imparare il servizio, ma certamente effettuare questo colpo in modo corretto richiede molto esercizio. Cercate di allenarlo bene, perché è determinante.
L'impugnatura corretta
L'impugnatura migliore per effettuare il servizio è quella istintiva: dovete sentirla Voi.
La corretta posizione iniziale Prendete posizione.
La punta del piede sinistro è rivolta verso la rete, mentre il piede destro è quasi parallelo al piede sinistro di uno spazio pari all'ampiezza delle spalle. La spalla sinistra, la testa della racchetta e la linea immaginaria che corre tra i due piedi sono in direzione del colpo. Il peso è distribuito ugualmente su due piedi.
La mano destra tiene la racchetta, mentre la sinistra la sostiene.
Il lancio corretto
Per un buon servizio bisognerebbe lanciare la palla un po' distante dal corpo e nella direzione del colpo.
Il lancio deve essere accurato e nella direzione corretta, cioè in avanti, ma non troppo alto. Può essere potente o di precisione.
Per un buon servizio
Esercitatevi a lanciare la palla in alto.
Se malgrado i vostri sforzi continuate a lanciare la palla troppo alta o nella direzione sbagliata, provate ad accorciare il movimento verso l'alto della mano che lancia, riducendolo approssimativamente a 10 cm. In questo modo risulteranno più controllati sia la direzione che l'altezza del lancio.
Lanciate la palla circa 50 cm più in alto del punto d'impatto.
Lo slancio dato al movimento del braccio verso l'alto determinerà l'altezza del lancio della palla.
Lanciate la palla leggermente in diagonale verso l'alto, se dopo il colpo avanzate verso la rete.
In questo caso, il passo compiuto con il piede destro per bilanciare il vostro corpo vi porterà verso la rete. Se lasciaste cadere a terra questa palla, cadrebbe circa 1 m davanti alla linea di fondo.
Importante: Colpite soltanto le palle lanciate bene. Se siete in dubbio, riafferrate la palla e ricominciate.
La meccanica del movimento
La sequenza del movimento del servizio è relativamente semplice, perché corrisponde al movimento naturale di un lancio.
Preparazione al colpo
Dalla posizione iniziale portate contemporaneamente in basso entrambe le braccia. Poi, mentre il braccio sinistro lancia in alto la palla, il destro inizia una rotazione all'indietro e quindi verso l'alto.
Lanciate la palla quando la mano sinistra è all'altezza degli occhi. Portate la racchetta ancora più in alto con un movimento sciolto e spostate il peso del corpo completamente sul piede sinistro.
Quando il braccio sarà all'altezza delle spalle, piegate il gomito, portando la testa della racchetta dietro il dorso verso il basso. Contemporaneamente piegate le ginocchia portando i fianchi in avanti (il corpo è arcuato).
finale
Dopo l'impatto, il braccio e la racchetta proseguono con scioltezza il movimento in avanti e verso il basso, oltre il fianco sinistro. Il piede destro si porterà quindi in avanti per bilanciare la flessione del corpo in avanti e per ristabilire l'equilibrio. Le gambe devono essere piegate in modo corretto e il bacino deve essere proteso in avanti. Ne risulterà una tensione del corpo che aggiungerà forza al colpo. Stendendo il polso e accompagnando il colpo con scioltezza, potete imprimere alla palla la velocità desiderata.
Un finale perfetto e sciolto indica che la palla ha ricevuto il massimo della forza nel momento dell'impatto. In questo modo darete alla palla l'impulso migliore. Se durante la preparazione le gambe sono rigide,
non sarà possibile assumere la posizione più funzionale, e si perderà quindi gran parte della spinta che il corpo potrebbe dare. Durante il movimento il polso deve rimanere immobile e rigido.
Fallo di piede
Il fallo di piede si commette quando il giocatore, durante il servizio-battuta, tocca con uno o entrambi i piedi la riga di fondo campo, prima dell'impatto con la palla. Un fallo di piede è trattato come un fallo normale.
VINCERE E PERDERE PUNTI
Ci sono molti modi per vincere e perdere punti.
Quelli che seguono sono i più comuni.
Al servizio, il battitore vince il punto se la palla colpisce l'avversario in qualunque punto del vestiario oppure della racchetta prima di toccare il terreno. Se chi riceve non riesce a rimandare la palla oltre la rete, dopo che è arrivata nella propria parte del campo, il battitore vince il punto.
Chi riceve vince automaticamente il punto se il giocatore al servizio sbaglia.
In altri casi, si perde
il punto se:
a) la palla tocca terra nella propria metà campo;
b) si respinge la palla, che però non supera lo rete.
c) si colpisce la palla più di una volta;
d) si gioca lo volée prima che la palla abbia superato la rete;
e) il giocatore, o qualsiasi parte del suo vestiario o dello racchetta, tocca la rete, la corda della rete, i suoi paletti di sostegno o il terreno nella parte di campo dell'avversario.
f) se si getta la racchetta contro la palla; se la si tira contro qualsiasi cosa o persona si può incorrere in penalità anche più severe!
Gli arbitri hanno l'autorità di attribuire dei punti per violazione delle regole di condotta a svantaggio di un giocatore per tutte quelle azioni che a loro giudizio non sono nello spirito del gioco.
È vietato nella maniera più categorica offendere l'arbitro e gli avversari.
Continuare nelle intemperanze, insomma, può costare l'incontro.
Siete stati avvertiti.
Oltre a quanto sopra, si può perdere il punto se l'arbitro ritiene che l'avversario sia stato ostacolato deliberatamente nel colpire la palla.
Palla dentro o fuori
Una palla è nel campo se qualunque sua parte colpisce la linea di lato o quella di fondo. Lo stesso vale se la palla colpisce la linea di battuta.
Ora, riguardo alle cose importanti...
PUNTEGGIO
Segnare dei punti al beach tennis è semplice.
È esattamente come nel tennis. Il primo punto vinto da un giocatore si chiama 15, il secondo 30 ed il terzo 40. Il punto successivo è il game. Una volta si poteva vincere un game solo con due punti di vantaggio sull'avversario (perciò, sul 40 pari, il game proseguiva ai “vantaggi”).
Oggi, invece, il regolamento è stato semplificato: il primo punto dopo il 40 pari decide il game.
Tie-break
Il tie-break è introdotto quando il punteggio in un qualunque set raggiunge il 6 pari. Il punteggio numerico (1, 2, 3, ecc.) opposto al punteggio convenzionale del tennis (15, 30, 40) viene utilizzato per tutto il tie-break.
Il giocatore che dovrebbe essere alla battuta successiva, se l'incontro continuasse normalmente, serve per primo nel tie-break. È alla battuta solo per il primo punto, dopo di che il servizio passa all'altro giocatore.
Questo serve per due punti, poi, nuovamente, il servizio passa all'altro giocatore per due punti, e così via finché c'è un vincitore. Il primo giocatore che raggiunge i sette punti vince il tie-break e si aggiudica il set 7-6. Tuttavia per vincere il tie-break bisogna essere in vantaggio di due punti sull'avversario.
Non si può vincere 7-6, 8-7, 9-8, ecc., ma 7-5, 8-6, 9-7 e così via.
I giocatori cambiano campo ogni quattro punti ed anche al termine del game del tie-break.
Il giocatore che ha servito per primo nel game del tie-break riceverà il servizio nel primo game del set successivo.
I GIUDICI
In pratica, la maggior parte degli incontri viene giocata senza alcun giudice. Sta all'onestà dei giocatori essere corretti e prendere le decisioni giuste. Nei club, ci sarà un arbitro per ogni incontro che sia a livello di torneo o simile. Per i campionati internazionali e quelli più importanti l'arbitro è assistito dai giudici. A meno che non venga nominato un giudice arbitro, l'arbitro è l'unico mediatore. Tuttavia, se c'è un giudice arbitro, ci si può appellare a lui, che ha l'autorità di inficiare le decisioni dell'arbitro. Se i giudici non sono in una posizione tale da poter decidere devono avvertire l'arbitro, il quale si assume la responsabilità della decisione.
IL SINGOLO
Mentre il tennis ruota soprattutto intorno agli incontri di “singolo”, nel beach tennis è alla rovescia: il singolo è poco praticato, perché quasi tutti preferiscono il “doppio”, essendo meno faticoso.
Le misure del campo per il “singolo” sono 18 metri di lunghezza per 6 metri di larghezza.
IL DOPPIO
Il servizio è uguale al “singolo”, e deve essere mandato nel campo avversario. Se siete al servizio nel primo game, il vostro partner servirà nel terzo. Il secondo game è servito da uno degli avversari ed il quarto dall'altro. Questo ordine deve essere mantenuto per tutto il set.
Lo si può variare all'inizio di quello successivo.
Se il servizio deve essere “alternato”, così non è per la “ricezione”. Chiunque dei giocatori della coppia può ricevere. E chi è al servizio può battere in direzione di entrambi gli avversari: non esiste, a differenza del tennis, una zona di campo precisa in cui il servizio deve giungere. Una volta che il servizio è stato respinto, lo scambio di colpi continua, e ciascun giocatore su entrambi i lati del campo può colpire la palla; non bisogna giocare alternati come nel tennis da tavolo.
Se un servizio colpisce il partner di chi è alla battuta si tratta di fallo.
Se colpisce il partner di chi riceve, il team al servizio vince il punto.
Se un doppio finisce al tie-break, il giocatore che dovrebbe fare il servizio successivo serve per primo.
Dopo di che il servizio viene alternato, come nel tie-break del “singolo”. La coppia per prima al servizio nel tie-break riceverà il primo servizio nel game di apertura del set successivo.

Tecniche

Ora che abbiamo superato la teoria passiamo ad un po' di lavoro pratico... imparando le tecniche del gioco. Il punto di partenza è la racchetta. Se non la si impugna nel modo corretto, si hanno dei problemi sin dall'inizio, perciò cominciamo di qui.
L'IMPUGNATURA
È importante sapere che l'impugnatura varia a seconda del colpo che si gioca. Quella più comune, che andrà bene per la maggior parte dei vostri colpi ed è usata per il diritto, è detta eastern di diritto. È conosciuta anche come impugnatura 'stretta di mano', perché si tiene il manico come se si dovesse stringere una mano.
Per essere sicuri di avere una presa corretta tenete la racchetta con la mano sinistra, mettete il palmo della mano destra sull'ovale della racchetta e fate scivolare il palmo lungo la racchetta mantenendolo nella medesima posizione finché arrivate all'impugnatura. Ora avvolgete le dita intorno all'impugnatura.
A questo punto dovreste avere il controllo della racchetta per giocare i colpi diritti. Le dita non devono essere troppo serrate e neanche troppo vicine tra loro. Tenete l'indice come se stesse per premere il grilletto di una pistola. Una impugnatura salda eviterà ogni movimento di polso.
La racchetta è un prolungamento del braccio, ed è indispensabile un polso fermo. Non dimenticate mai 5 punti fondamentali:
1) guardate sempre la palla;
2) mantenete sempre l'equilibrio e la velocità di movimento sui piedi;
3) assicuratevi di avere una buona posizione;
4) controllare il movimento della racchetta;
5) controllare la faccia della racchetta.
Non pensate che la racchetta faccia tutto il lavoro da sola.
È come il computer: esegue ciò che l'operatore gli dice di fare!
Controllare il piatto della racchetta è importante quanto gli altri punti fondamentali, perché se non riuscite a farlo ben difficilmente giocherete delle palle vincenti.
Il controllo del piatto della racchetta viene di conseguenza alla giusta impugnatura per il tiro giusto.
Afferrate saldamente la racchetta ed immaginate che sia il prolungamento del vostro braccio.
IL DRITTO
Tutte le palle che terminano alla vostra destra devono essere colpite di dritto.
I requisiti di un dritto corretto sono i seguenti:
impugnatura corretta: il modo in cui le dita si dispongono intorno all'impugnatura; movimento rotatorio corretto: il modo in cui viene giocato il colpo; lavoro delle gambe ed equilibrio corretti: la posizione dei piedi e la distribuzione del peso.
La posizione di attesa
Dalla posizione di attesa potete colpire la palla o muovervi verso il punto in cui colpire la palla.
La posizione di attesa coincide con quella iniziale poiché tutti i colpi da fondo campo vanno giocati partendo da questa posizione; dovrete quindi cercare di ritornarvi ripetutamente durante il gioco. Essendo diverse le esigenze tra un normale palleggio e la risposta al servizio, si distingue tra posizione di attesa "a metà campo" e "di return".
A METÀ campo
Mettetevi al centro del campo, guardando la rete. Le gambe devono essere leggermente divaricate e le ginocchia flesse, la parte superiore del corpo è lievemente protesa in avanti. Il peso del corpo deve essere sulla punta dei piedi, per essere pronti a scattare in qualsiasi direzione.
Le braccia sono leggermente flesse; la mano destra impugna la racchetta, la sinistra l'aiuta a tenere il manico. La racchetta si tiene davanti al corpo con la punta rivolta verso l'avversario. Seguite con gli occhi la palla.
Ogni volta che colpite la palla tornate il più presto possibile alla posizione di attesa.
Per il return
La posizione di attesa per il return (risposta al servizio) deve essere tale da poter rispondere facilmente sia di diritto che di rovescio.
Tenete presente che la vostra posizione può variare a seconda del vostro avversario. Per riuscire a rispondere anche ai servizi più veloci, la posizione di attesa ottimale è con le ginocchia un po' più flesse rispetto alla normale posizione di attesa. Considerazione importante: la posizione di attesa non è una posizione statica, è solo un “punto di riferimento”. Cercate di essere sempre in continuo movimento.
Il rovescio
Usate il rovescio per rimandare tutte le palle che arrivano sulla vostra sinistra. I requisiti per un rovescio corretto sono: impugnatura corretta, movimento corretto, lavoro delle gambe ed equilibrio corretti.
L'impugnatura corretta
Quella che descriviamo qui di seguito è l'impugnatura ideale. Per esigenze personali potrete naturalmente apportare piccole modifiche, ma non dei mutamenti sostanziali.
Tenete il collo della racchetta con la mano sinistra e badate che il piatto della racchetta sia verticale al terreno. Partite dall'impugnatura del dritto , sempre sostenendo il collo della racchetta con la mano sinistra. Ora girate la mano destra verso sinistra, intorno al manico fino a che la racchetta, vista da sopra, venga a formare un prolungamento in linea retta con l'avambraccio.Per cambiare impugnatura, passando da quella del dritto a quella del rovescio o viceversa, si fa scivolare la mano intorno al manico. Con un po' di pratica questo cambiamento diverrà automatico. Osservate la posizione delle dita. Esse si tendono in avanti partendo dal margine inferiore, disponendosi attorno al manico senza stringerlo troppo.
Il pollice si dispone sulla parte sinistra del manico fino a toccare il dito medio.
La racchetta diventa la diretta estensione del braccio. L'avambraccio, la mano e la racchetta, visti da sopra, formano infatti una linea retta (l'impugnatura del rovescio è spesso indicata con il nome di continental).
L'indice e il medio non si toccano. L'indice è posto sul lato destro del manico e il palmo avvolge la parte superiore e più stretta del manico. L'attaccatura del pollice, che si trova sulla parte superiore stretta dell'impugnatura, è sul bordo del manico.
Per il resto, l'impugnatura è come nel dritto.
Importante: La presa sul manico deve essere rilassata.
Stringete saldamente solo nel momento dell'impatto con la palla. Eviterete così di auto-ostacolarvi per eccessiva rigidità. Il colpo che qui descriviamo è il rovescio piatto, in cui non diamo intenzionalmente alla palla alcuna rotazione.
Il movimento di rotazione descrive una curva ellittica, e può essere suddiviso in tre fasi:
1) l'apertura;
2) l'effettuazione del colpo;
3) l'accompagnamento o “finale”.
Comunque il movimento non è costituito da una serie di azioni separate, ma è continuo e sciolto.
Il rovescio a due mani
Nel passato i colpi a due mani erano considerati da specialisti e non venivano incoraggiati, perché poco conosciuti e poco pratici. Oggi il rovescio a due mani è invece diventato (quasi) normale e diffuso.
Provate con il maestro quale tipo di rovescio vi si adatti di più, tenendo presente che la vostra sveltezza e agilità hanno una notevole influenza.
A volte può capitare di ricorrere al rovescio a due mani (con il quale il busto si gira automaticamente) quando ci si trovi in difficoltà con il rovescio effettuato con il solo braccio destro (se non si riesce a mantenere la posizione laterale). Comunque nel beach tennis è un colpo poco usato, perché non c'è il tempo per preparare il colpo!
L'impugnatura corretta
Tenere la racchetta con la destra, con l'impugnatura per il rovescio, e con la sinistra immediatamente sopra la destra con l'impugnatura del dritto. Il mignolo della mano sinistra deve toccare l'indice della destra e il bordo della mano sinistra deve stare a contatto del pollice della destra.
IL finale
Lasciate andare il braccio e la racchetta oltre il punto d'impatto in avanti e verso l'alto. l busto si gira fino a essere in posizione frontale rispetto alla rete.
La racchetta prosegue il movimento fino a sopra la spalla destra.
A questo punto potete lasciare la presa con la mano sinistra, e il piede sinistro può compiere un passo in avanti.
Le volée
Nel beach tennis e nel gym tennis, tutti i colpi sono volée (a parte il servizio e lo smash: quest'ultimo, però, può essere considerato un tipo di volée). Le volée alte possono essere diritte o di rovescio. La tecnica è uguale al dritto e al rovescio! Per raggiungere la palla dovrete allungarvi verso l'alto o da un lato, e più sarà accentuato questo movimento meno pronunciata sarà l'apertura. Quindi siate particolarmente accurati nel chiudere velocemente verso il basso sia l'avambraccio che il polso, specie se dovrete anche saltare. È importantissimo guardare sempre la palla.
la volée alta
Partiamo dalla volée alta di dritto. Anche in questo caso dovete essere nella posizione di 'attesa' davanti alla rete, ma il colpo è giocato da una posizione laterale. Ruotate sul piede posteriore e allargate verso l'esterno il braccio sinistro, per aiutare l'equilibrio. La testa della racchetta è piuttosto in alto, a livello della vostra testa nel momento dell'avvicinamento.
Non appena la racchetta comincia ad abbassarsi spostate il peso sul piede più in avanti 'camminando' nel colpo. Mentre la palla si avvicina dovreste orientare le spalle di fronte alla rete.
La volée alta è giocata con un'azione di 'impatto' e con il polso molto fermo.
Non è necessario un ampio movimento all'indietro. Invece di dare velocità alla palla, usate quella che ha per respingerla.
La volée alta di rovescio dovrebbe essere giocata sotto rete. Adottate la posizione di “attesa” e poi ruotate il corpo sul piede posteriore. Controllate di avere la presa per il rovescio e di sostenere la racchetta con la mano sinistra. Il movimento all'indietro è molto breve e si gioca la palla, allungandosi verso l'alto, quando questa è ben davanti al corpo con una breve azione a 'punzone'. L'errore più grosso che si può fare nella volée di rovescio è di allentare il polso, ma non voglio continuare ad insistere sul polso fermo. Ormai dovreste saperlo. La volée alta di rovescio è un colpo difficile e richiede molta scioltezza. I principianti spesso hanno dei problemi perché mancano di sicurezza. Perciò non scoraggiatevi!
La volée bassa
Per effettuare correttamente la volée bassa è necessario piegare notevolmente le ginocchia. È importante soprattutto la flessione della gamba posteriore (destra), che serve a evitare che il giocatore si chini sulla palla. Il piede che si muove incontro alla palla deve toccare terra prima del momento dell'impatto.
Più la palla sarà colpita bassa, più aperto dovrà essere il piatto della racchetta.
Lasciate andare la racchetta in avanti e verso l'alto.
L'impugnatura nelle volèe
Sia per la volée di dritto che per quella di rovescio si adopererà la stessa impugnatura usata per il dritto ed il rovescio da fondo campo.
Chiaramente il cambio di impugnatura dovrà essere estremamente più veloce, specie in caso di uno scambio molto veloce.
La posizione iniziale
La posizione di attesa per la volée è simile a quella dei colpi dalla linea di fondo.
Dovete tuttavia ricordare le seguenti differenze:
Il peso è spostato più avanti.
Le gambe sono più piegate e divaricate.
Le braccia, e specialmente i gomiti, sono più avanzati rispetto al corpo.
La testa della racchetta è tenuta più alta, circa all'altezza degli occhi.
Ma soprattutto va sottolineato come la posizione di partenza, salvo il caso di un incontro di doppio, sia un movimento dinamico, di passaggio, corrispondente all'atteggiamento di chi, dopo una discesa a rete, riprende per un attimo l'equilibrio prima di colpire la palla. È una posizione che vi preparerete con un colpo preparatorio da metà campo o con il servizio. Seguite a rete entrambi i tiri.
La distanza dalla rete dipende dalla vostra velocità, reattività e raggio di azione. La preparazione dovrà sempre essere adeguata all'altezza della palla. Le gambe devono essere pronte a flettersi al massimo, per colpire al volo anche eventuali palle molto basse. Il colpo sarà così perfettamente bilanciato e coordinato; non ci saranno dunque difficoltà a riprendere la posizione iniziale per intercettare la palla di risposta, se e quando arriverà.
L'impatto deve avvenire il più possibile davanti al corpo, e l'allungo o accompagnamento deve sempre seguire la traiettoria della palla. Questo movimento di apertura permette di colpire correttamente sia le palle che arrivano troppo vicine che quelle più lontane, verso le quali è necessario stendersi.
Lo smash

La miglior risposta ad un pallonetto è la schiacciata (smash).
Questo colpo può essere effettuato sia tenendo entrambi i piedi a terra, che saltando.
L'impugnatura corretta
L'impugnatura più adatta allo smash è quella del dritto. La posizione iniziale d'attesa per la volée è la stessa posizione di partenza per lo smash. Si tratta di un colpo potente, che spesso è vincente. L'errore nel quale cadono più spesso i principianti quando giocano uno smash è di distogliere lo sguardo dalla palla ed affrettarsi per il colpo.
Quando il principiante vede il colpo, cerca di eseguirlo e liberarsene il più in fretta possibile. E questo è un errore fatale, poiché la preparazione è sempre fondamentale. Per quale motivo affrettarsi, solo perché si tratta di un colpo vincente? Avete un grosso vantaggio giocando lo smash, quindi non fate pasticci con la fretta. Lo smash dovrebbe essere usato per ribattere un lob del vostro avversario che è venuto corto. La posizione ideale è nuovamente intorno ai 3 m. dalla rete. Dovrebbe essere giocato da una posizione angolata e dall'alto. Lo smash è simile al servizio e richiede molto sincronismo. Dopo essersi messi di lato, la mano libera va all'infuori sulla destra.
La palla è colpita in piena estensione per avere il massimo effetto e, come per il servizio, la racchetta dovrebbe essere 'tirata' dietro alla palla. Mentre portate la racchetta dietro la testa il peso del corpo si sposta sul piede posteriore e, quando vi allungate per il colpo, lo mano sinistra dovrebbe venire in avanti ed essere di fronte alla palla.
Quando cominciate a 'tirare' la racchetta dietro alla palla, le spalle si muovono perpendicolarmente alla rete consentendo così la massima potenza, ed il colpo è eseguito con un movimento verso il basso sulla palla. Si può anche fare uno smash di rovescio, ma non è il caso di esaminarlo a questo livello. Si tratta di uno dei colpi più difficili: prendetelo in considerazione solo quando il vostro centro sportivo debutterà ai Campionati Italiani...
Il pallonetto e la smorzata
Il pallonetto
Il pallonetto è quel colpo che fa passare la palla molto al di sopra del giocatore piazzato vicino alla rete.
Se ben giocato, la palla dovrebbe cadere nei pressi della linea di fondo del campo avversario.
È un colpo importante in risposta a un tiro d'attacco, perché permette di guadagnare tempo per la maggiore traiettoria che la palla deve compiere.
Potrete quindi riconquistare il centro campo dopo essere stati costretti in posizione di svantaggio da una volée o da un colpo piazzato dell'avversario, ed essere pronti per il colpo successivo. Se il pallonetto sarà particolarmente efficace, riuscirete anche a mettere in difficoltà il giocatore a rete o a costringerlo a retrocedere fino alla linea di fondo.
L'impugnatura corretta
Il pallonetto di dritto viene giocato con l'impugnatura del dritto, il pallonetto di rovescio con l'impugnatura di rovescio.
La smorzata
La smorzata (drop-shot) è un tiro con il quale si fa ricadere la palla molto vicina alla rete, tanto che spesso l'avversario non è in grado di raggiungerla.
La smorzata deve essere eseguita in modo perfetto altrimenti sarà una facile preda per il vostro avversario.
I giocatori che non riescono bene in questo colpo dovrebbero perciò applicarsi con particolare impegno nelle tecniche qui di seguito consigliate.
Se ben eseguita e ben piazzata, la smorzata migliora la capacità di gioco, ed è molto efficace nel beach tennis femminile e in quello dei veterani.
L'impugnatura corretta
La smorzata di dritto è giocata con l'impugnatura del dritto, e del rovescio con l'impugnatura del rovescio.
Il movimento corretto
La sequenza dei movimenti per la smorzata corrisponde a quella dei colpi tagliati dalla linea di fondo.

Solo che dopo l'impatto, invece di proseguire nel movimento in avanti, si fa scivolare il piatto della racchetta intorno alla palla come per avvolgerla.

Per fare questo, occorre lavorare di polso, come quando si prende un pallone con il palmo della mano: in questo modo si dà alla palla un effetto all'indietro.
Attenzione alla posizione dei piedi, che è la stessa dei colpi da fondo campo.
In tal modo il peso del corpo rimane sul piede sinistro anche dopo aver colpito la palla.